Vita allo specchio

La Vita allo Specchio:

Ricordando il vescovo Eugenio
con don Willy Volonté

Caritas Insieme TV
del 6 - 7 marzo 2010
Emissione N°794

A 15 anni dalla morte del vescovo di Lugano Mons. Eugenio Corecco. Lo ricorda don Willy Volonté, rettore del seminario di San Carlo.

La Vita allo Specchio:

SE LA MORTE SI PUÒ RACCONTARE, PUÒ DIVENTARE "SORELLA"

Caritas Insieme TV
del 21 - 22 giugno 2008
Emissione N°705

Puntata speciale di Caritas Insieme dedicata alla rubrica "la vita allo specchio" con protagonista la morte, che, da tragedia irrimediabile, diventa parte della vita, motore per amarla ancora di più. Quattro spunti sollecitano Graziano Martignoni, filosofo, psichiatra, pensatore già; ospite spesso di Caritas Insieme, a rispondere sul tema. Randy Pausch, professore americano condannato da un cancro al pancreas a pochi mesi di vita, ha tenuto la sua "ultima Lezione" davanti agli studenti e docenti della Carnegie Mellon University, filmata e passata su YouTube, visitata da 6 milioni di persone, che é diventata un libro. In essa riesce a dire non tanto della morte, ma della immensa straripante gioia di vivere che rende la vita degna. Jean Dominique Bauby, condannato da un morbo incurabile ad essere paralizzato totalmente, tranne per il movimento di una palpebra, scrive "lo scafandro e la Farfalla", un libro che dieci anni dopo la sua morte diventa un film, intriso della pienezza della vita, nonostante tutto. Il lutto é un costante compagno di film e letteratura, dove spesso se ne racconta un buon esito. Infine la malattia può diventare "Grazia", se a leggerla é un uomo straordinario come Mons. Eugenio Corecco, già Vescovo di Lugano, capace di condividere il suo percorso verso la morte con la sua gente, in una memorabile conferenza che é diventata un dvd edito da Caritas Ticino e un libretto. Graziano Martignoni, con umiltà e passione, guardando negli occhi lo spettatore, costruisce un tessuto intimo di relazione, in cui poter parlare anche della morte, ricollocandola nel giusto sentiero, dolore indicibile, ma anche spazio di consapevolezza, costruttrice di simboli, di racconto, di memoria di bene, di speranza.

La rubrica Vita allo Specchio propone la testimonianza profonda e toccante di Madre Chiara Miriam, Abbadessa del monastero SS. Francesco e Chiara di Cademario, che ci aiuta a comprendere le ragioni che portano una donna o un uomo del nostro tempo a scegliere ancora la vita monastica e quella claustrale in particolare.
Contrariamente a quanto si possa pensare, tutto fuor che un isolamento é la vita di una monaca di clausura, che, anzi, scopriamo si apre al mondo, lo comprende e lo porta nella sua cella, per farsi, con la sua stessa vita, preghiera incessante per tutti i problemi del mondo. Un'occasione, questa puntata di Caritas Insieme, per scoprire i segreti di un linguaggio che ormai ci risulta sconosciuto, come vocazione, incontro con una persona, significato della risposta ad una chiamata.

Nella rubrica "La Vita allo Specchio". Ad introdurre in argomento sarà un CIP (consulenza in Pillole), in cui si mostra il modo di operare del servizio socialedi Caritas Ticino, quando si confronta con la problematica della intenzione di interruzione di gravidanza.
Oggi la cultura della morte é un dato acquisito, un fatto scontato, che non desta nemmeno più preoccupazione, orientando le decisioni delle donne, sempre più sole contro una cultura che presuppone una decisione di aborto come naturale non appena sorga un problema, mentre diventa un'eccezione la decisione di tenere il proprio bambino. Non si tratta solo di una questione etica, ma di un attacco alla democrazia, di una degenerazione del tessuto sociale, di una minaccia alla stessa struttura della società che passa per una conquista di civiltà.

Nuova rubrica a Caritas Insieme. "La vita allo specchio" é il titolo di un nuovo appuntamento con le questioni che riguardano la vita, la bioetica, il rapporto fra scienza e legge, fra esperienza e filosofia.
Lo spunto sarà di volta in volta un argomento di attualità, come, per esempio, per la prima puntata che riguarderà la delicata questione della fine della vita.
Claudio Mesoniat, direttore del GdP, il 2 gennaio ha dedicato il fondo del giornale a Carlo, un uomo tenuto in vita artificialmente e che può muovere solo gli occhi, eppure non chiede di essere soppresso.
Riassume il suo articolo a Caritas Insieme e don Andrà Jerumanis, teologo, docente alla Facoltà teologica di Lugano, lo commenta.
Per questa nuova rubrica si é scelto ancora una volta un paesaggio virtuale, in cui sono gli specchi a mostrare come vita e persona, pensiero e mondo si riflettono in un continuo dialogo.